domenica 23 maggio 2010

Quale Europa?

Cari Amici,


ho letto il fondo di Scalfari di questa mattina. Sono perfettamente d'accordo con lui sul ruolo di Giulio Tremonti nell'attuale fase economica, non condivido però una sua affermazione, laddove scrive che per uscire dalla crisi bisogna crescere. Contesto questo mantra ripetuto sino alla nausea da economisti, imprenditori, cattedratici e politici. Crescere significa aumentare l'inquinamento, depauperare l'ambiente, dilapidare le risorse della terra, aumentare il gap tra ricchi e poveri, praticare l'imperialismo economico, accentuare le guerre per la conquista dei mercati.


Credo invece, e non sono il solo a sostenerlo, che oggi bisogna decrescere trovando nuove soluzioni, quali lavorare meno lavorare tutti, più attenzione al benessere sociale e meno allo spreco privato, minor consumismo, maggiore impiego di energie rinnovabili. Il problema del debito pubblico può essere risolto con la cancellazione del passato e la partenza da zero con le dovute garanzie. Basterà chiudere un occhio sulla tutela dei propri interessi e limitare gli egoismi nazionalistici.

A questo proposito formulo mio malgrado una previsione che anche il mio ex direttore elabora ma si augura non si avveri. Scalfari sostiene che la Germania non ucciderà per la terza volta in cento anni l'Europa e non uscirà dall'area dell'euro. Purtroppo io sono convinto del contrario, alla fine prevarrà l'egoismo: lo si è visto nelle ultime elezioni tedesche nel Nord Rhein, il partito degli aiuti all'Europa è stato sconfitto

Un buon avvio di settimana

                                            Gianfranco


n.b. finalmente è uscito edito da Aragno l'ultimo libro su Giorgio Ambrosoli

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