giovedì 15 aprile 2010

A chi le banche? A noi...Mavvalà

Cari Amici,


        leggo che la Lega vuole entrare nelle grandi banche del Nord, vuol comandare e dirigere il credito. Ma ne sarà capacei? Le esperienze del passato non sono proprio positive. Vediamo:


 


La Lega aveva una banca  con due sportelli, uno a Milano e uno a Treviso e la tesoreria del Comune di Erbusco, in Franciacorta. Dopo tre anni la situazione dei Crediteuronord è disastrosa: il bilancio 2003 si chiude con 8 milioni di perdite e 12 di sofferenze su 47 di impieghi. Anche frutto di una tecnica creditizia discutibile: la metà delle sofferenze fa capo a soli cinque soggetti. Tra cui la società Bingo.net che ha tra gli amministratori l’allora sottosegretario leghista Balocchi e un paio di parlamentari sempre del Carroccio. Per correre ai ripari viene abbattuto il capitale sociale da 13,7 a 5 milioni di euro. Ma non basta,. A guidare il salvataggio arriva il segretario della Lega Nord, Giancarlo Giorgetti, che prima chiede aiuto alla Popolare Milano e poi va in cerca di sponde politico-finanziarie più alte. Arriva così a Gianpiero Fiorani, allora amministratore delegato di una Banca Popolare di Lodi in ascesa. Lui, su sollecitazione – sostengono i maligni – dell’allora governatore Antonio Fazio, rileva tutto, debiti compresi, per 2,8 milioni. E fa calare una pietra tombale sulla vicenda.


   A te, Big Boss della Lega, ricordo un vecchio proverbio milanese : 'Ofelè fa il to mestè.' E va a da via i ciapp...Te capì, bauscia...


 


        Un caro saluto


                               Gianfranco

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