mercoledì 7 aprile 2010

il dottor Stranamore

Cari Amici




  sono nato il 6 agosto e ho sempre considerato questa data il giorno


più nefasto nella storia dell'umanità: 80.000 abitanti di Hiroshima


trasformati in cenere in un secondo, altre decine di migliaia morti in


seguito per radiazioni. La mia generazione è sempre vissuta con


l'incubo dell'olocausto nucleare, della fine del mondo  che ti arriva


addosso in un attimo, neppure te ne rendi conto.  Ricordo che


nell'ottobre del 1962, all'epoca della crisi cubana, il gruppo missili


di cui facevo parte restò in allarme rosso per una settimana spostando


le rampe con i missili da teatro (con testate due volte più potenti di


quella di Hiroshima) verso la soglia di Gorizia, da dove dovevano


arrivare i carri armati sovietici. E le tensioni per il muro di


Berlino, che sfociavano regolarmente in spostamenti di rampe su e giù


per l'Europa. Ricordo le intimidazioni del boss sovietico Kruschiov,


quando sosteneva che gli aranceti della bella Sicilia nascondevanoi i


missili americani, per cui la Trinacria era nel mirino dei sovietici.


E ricordo la guerra dello Yom Kippur del 1973 quando, in una fase


avversa per Israele, gli F 104 con la stella di Davide erano pronti a


decollare verso Damasco, Bagdad e il Cairo con il loro carico


nucleare, e in Europa si temeva che Mosca avrebbe reagito  con


ritorsioni sulle capitali del Vecchio Continente, tanto non erano le


bombe che mancavano.




   Insomma, di occasioni per una guerra nucleare ce ne sono state


tante negli ultimi 60 anni e meno male  che dall'una e dall'altra parte


si è sempre manifestata la volontà di evitare la catastrofe.




   La Bomba mi ha  affascinato. Sono stato a Los Alamos e ho


visitato i laboratori Livermore, dove è nato il primpo congegno nucloeare. Ho


letto dozzine di libri sull'argomento, sugli apprendisti stregoni che


hanno creato la bomba dall'una e dall'altra parte, su chi ha fermato


la corsa dei nazisti all'arma assoluta e su chi nel dopoguerra ne ha


favorito la proliferazione.




     Ora si è arrivati ad un accordo tra i due ex avversari che


riducono i propri arsenali. Oddio, ce ne sono ancora in giro troppe,


basterebbero per far sparire la specie umana dalla faccia della terra.




Ma resto fiducioso, alla fine prevarrà la buona volontà. Sara vero?




  un caro saluto e scusate lo sproloquio




                                                                                          Gianfranco


 




Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco