lunedì 26 aprile 2010

Russian Nuke? No, grazie

Cari Amici,


Ma proprio con i russi  dobbiamo riaprire le porte al nucleare? Proprio con i padrini di Cernobil, uno dei più grandi disastri ambientali nella storia dell'umanità?

Ma questi sono folli, alla lettera. Già il nucleare ha costi di istallazione e produzione che sono di gran lunga superiori all'eolico e al fotovoltaico. E per la ricadutà ambientale?


Qualche considerazione sull'affare strombazzato oggi. I russi realizzeranno il nuovo reattore a Kaliningrad (l'antica Konigsberg, patria di Emanuele Kant) un enclave che dista migliaia di chilometri da Mosca e San Pietroburgo.Già, e  questo la dice lunga sulla sicurezza dei nuovi rerattori. E poi i russi assicurano all'Italia il combustibile nucleare necessario per il funzionamento delle nuove centrali vendendoci l'uranio proveniente dalle bombe atomiche dismesse.

 E  quali sono i costi per il ricondizionamento dell'uranio militare, chi li dovrà sostenere? Insomma, tra il gatto Berlusca e la volpe Putin questa volta si intravede il ghigno volpino del russo, che ci assicura il gas ma si sbarazza anche dell'uranio.  E nessuno dice nulla                       


Un caro saluto


                                             Gianfranco

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