domenica 7 marzo 2010

Dottor Jekyll e Mister Hyde....

Cari Amici,


                   sembra un piacione il nostro presidente del consiglio: ama i bagni di  folla, cerca il consenso del popolo, sorride, quasi sempre,  racconta barzellette, fa gestacci ammiccanti con i grandi della terra, si interessa dei fatti privati di chi gli sta vicino, è generoso (per lo più con i soldi degli altri). Insomma, un perfetto dottor Jekyll. Ma esiste anche l'altra faccia del capo del governo, quella dura,  iraconda, aggressiva. Leggo dal Corriere della Sera di uno scontro  duro, ai limiti della brutalità, tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier quando si è trattato di firmare il decreto elettorale.


Marzio Breda non si dilunga più di tanto (forse per amor di patria) sull'espressione 'ai limiti della brutalità'. Posso raccontare un episodio sullo scontro tra Berlusconi e l'allora presidente Oscar Luigi Scalfaro nel gennaio del 1995, quando cadde il governo per il venir meno del supporto della Lega e Scalfaro lo comunicò al prfmier nelllo studio del Quirinale.  L'episodio venne raccontato al telefono al mio direttore Eugenio Scalfari (che aprì l'interfono per farlo udire a tutte le redazioni in diretta) dal capo di gabinetto di Scalfaro. Ebbene, si trattò di insulti pesanti, di spintoni, di minacce , di strattonate al bavero della giacca. Insomma, un perfetto mister Hyde, . Scalfarò restò talmente spaventato da questa esplosione di ira che da allora evitò ogni contatto con Berlusconi.


E anche con Carlo Azeglio Ciampi i rapporti non furono idilliaci, per mesi i due si sono ignorati nelle manifestazioni ufficiali. Adesso lo scontro con Napolitano, con l'aggravante dell'ira senile.


                              Gianfranco 

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