martedì 23 marzo 2010

occhio al cambio..

Cari Amici,


si susseguono, senza sviluppi pratici, le dichiarazioni dei leader europei su come risolvere il caso Grecia. Aiutiamo i greci con  prestiti all'interno del sistema  euro, oppure affidiamo i greci al Fondo Monetario internazionale, o lasciamoli fallire, oppure no, attendiamo gli eventi. Questa cortina di dichiarazioni lascia perplessi tutti, fuorchè gli speculatori. Loro hanno investito miliardi di dollari puntando sul crollo dell'euro. Lo hanno spinto da 1,50 a 1,35 e adesso attendono che l'euro scenda ancora, magari a 1,20-1,10. Poi passeranno all'incasso,. Hanno venduto allo scoperto (senza cioè possederli) euro a 1,50 contro dollaro: se si ricoprono a 1,20 (qualora il sistema euro saltasse per l'effetto Grecia) il cambio scendrebbe ancora e loro potrebbero guadagnare dal 20 al 30 per cento. Sono miliardi di dollari lucrati sulle disgrazie altrui.   Il gioco però non è così facile. gli speculatori non possono manipolare agevolmente il mercato dei cambi che vale almeno 10.000 miliardi di dollari al giorno.

Allora? Allora i miei amici cambisti mi dicono di guardare con attenzione all'attuale rapporto di cambio euro dollaro: se resta invariato a 1,35 vuol dire che le forze in campo si equivalgono, la speculazione non spinge perchè non ci sono nuovi elementi e preferisce attende. Se il cambio sfora all'ingiù sino a 1,30, allora preparatevi al collasso della Grecia e al peggio. Se al contrario risale a 1,40 ciò significa che la speculazione ha perso al momento ogni possibilità di sfondamento sull'euro. I ribassisti si ricoprono cercando di perdere il meno possibile. 

   Attualmente siamo in una fase di attesa, forse tra una settimana tutto sarà più chiaro. Ma il gioco di equilibrio non può durare a lungo, alla fine qualcuno si stanca, e allora vi sarà la ressa all'uscita.

           Un caro saluto

                                              Gianfranco

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